Benvenuti nel blog di Pasteo & Manuela dedicato alle escursioni in mountain bike

venerdì 28 agosto 2009

Ciclabile della Pusteria:Dobbiaco Lienz A/R

Partenza: Dobbiaco (Bz)
Lunghezza: 105 km.
Tempo di percorrenza: 6:00:12
Difficoltà: media/alta

La Dobbiaco Lienz è l'ultimo atto delle escursioni di questo 2009. Più di 50 chilometri quasi tutti in discesa caratterizzano il viaggio di andata che dopo il confine austriaco fa capire con evidenza che il ritorno sarà molto duro. Pochi chilometri dopo Dobbiaco si attraversa la vivace e coloratissima S. Candido splendido paesino tipico di queste zone. Qui le difficoltà maggiori si incontrano nell'attraversare il centro anche perchè, a seconda del periodo in cui si fa l'escursione, si devono superare diverse flotte di famiglie e un numero considerevole di sportivi improvvisati che hanno come scopo quello di arrivare a Lienz per poi fare ritorno in treno. Quindi questo è un problema che si prottrarà nel percorso e si deve fare un pò di attenzione per evitare collisioni. Una volta giunti a Prato alla Drava si inizia a pedalare costeggiando il fiume Drava e a differenza della zona di Villach il percorso presenta delle varianti e dei saliscendi che rendono il "viaggio" mai noioso. Dopo il confine di stato si incontra il paese di Sillian con un bel castello sulla sinistra e subito dopo lo Stop and snack della Loacker dove al ritorno sono stato immortalato in una foto in cui cerco di "dialogare" con lo gnomo storico del marchio di wafer...(?!?)...ma questo lo scopriremo più avanti. Dopo la ciclabile si inoltra totalmente nel bosco e tra cascate, piccoli ruscelli e affluenti della Drava si arriva a Lienz. Poco prima di arrivare alla cittadina si trovano le fantastiche Cascate panoramiche della gola della Galizia dove é possibile rendere più completa l'escursione anche se l'accesso alle cascate é consentito solo a piedi. Quindi é obbligatorio un bel giro nel centro di Lienz anche semplicemente per vedere il fioritissimo centro storico o per fermarsi in qualche locale tipico dove rifocillarsi. Al ritorno si inizierà da subito a dover fare i conti con la salita che per quanto non arrivi mai a dislivelli eccessivi é sempre costante. Sarà più facile poter ammirare il paesaggio visto che in salita la velocità é di sicuro più lenta e poter così scorgere perle come il "laghetto delle trote".
Guarda il video "Laghetto delle trote "

Alla fine questa escursione ci ha portati a percorrere 105 chilometri ma la fatica é stata ampiamente ripagata da posti davvero splendidi.
Pasteo & Manuela vi salutano e vi rimandano alla prossima escursione...per caso!
Opss...stavo per dimenticare lo gnomo della Loacker!Guarda la foto e vota l'ironico sondaggio
Cosa sta dicendo lo gnomo al Pasteo?
Guarda che stai sbagliando strada!
Pasteo...auf wiedersehen!!!
E' piu' bella l'Austria che l'Italia!
Loacker che bonta'...Loacker che bonta'!!!
pollcode.com free polls

La risposta esatta è...

giovedì 27 agosto 2009

Tour attorno al lago Ossiacher see



Partenza: Bogenfeld (At)
Lunghezza: 74 km.
Tempo di percorrenza: 5:07:42
Difficoltà: media

L' escursione che stiamo per descrivervi é l'ultimo tour attorno ad un lago carinziano fatto nella vacanza di agosto. Il lago di Ossiacher see è un lago della regione di Villach. Si trova tra Villach e Feldkirchen, ed è il terzo lago più grande della Carinzia, superato solo dal Wörthersee e dal Millstätter See. È lungo 11 km e largo dai 600 ai 1.700 m. E' situato in un' altitudine di 501 m s.l.m. ed ha una profondità massima 52 m. La nostra giornata é partita dal solito piccolo paese di Bogenfeld e dopo circa 8 chilometri abbiamo passato la bella cittadina di Villach per lasciarla sulla nostra sinistra e continuare il nostro "viaggio" verso il lago.
Abbiamo passato i paesi di Annenhaim e Bodensdorf. A questo punto abbiamo cercato di andare a nord ovest del lago per fare un giro nel centro di Feldkirchen per poi proseguire il giro del lago nella parte sud. Qui non abbiamo trovato tanti paesi se non Ossiach dove tra viste del lago e mercatino ci siamo imbattuti in questo ironico gruppo locale:
Guarda il video "gruppo musicale a Ossiach "

Un gruppo Carinziano :: For the best videos, click here!
Dopo Ossiach il ritorno a Bogenfeld é stato veloce e senza grosse emozioni anche perché mi sono dimenticato di puntualizzare che anche questo lago come quelli descritti nei post precedenti é totalmente privatizzato...anzi!?! Forse questo é quello dove il lungo lago (qui lo chiamano "Rund um den See") proprio non esiste! Questo fatto sarà per noi un motivo di critica nei confronti della Carinzia che non cesserà tanto facilmente anche perché il diritto di toccare l' acqua e di vedere il lago ce l' hanno tutti! E' come che un tedesco venisse a Lignano (Ud) ed invece di poter camminare sulla spiaggia avesse il lungo mare ad Aprilia marittima (che per i meno pratici dista a 4 km da Lignano ). Nonostante i soliti intoppi abbiamo fatto un servizio fotografico molto bello immortalando scorci e angoli davvero suggestivi e che vi invitiamo a guardare nello slide.
Pasteo & Manuela vi salutano e vi rimandano alla prossima escursione...per caso!

mercoledì 26 agosto 2009

Spittal a. d. Drau



Partenza: Bogenfeld (At)
Lunghezza: 110.5 km.
Tempo di percorrenza: 7:11:33
Difficoltà: medio/alta

L' escursione lungo la Drava che vi stiamo per descrivere é la più lunga in fatto di chilometri e anche come tempo di percorrenza delle escursioni fatte da noi in Carinzia. La partenza é come sempre dal piccolo paesino di Bogenfeld e via lungo la Drava. Purtroppo andare in MTB in questa zona dell' Austria é risultato un piatto perché bisogna ammettere che la Drava non offre grandi emozioni e anzi a volte diventa proprio noiosa. Per fortuna ci sono i piccoli e pittoreschi paesi a stuzzicare la nostra curiosità ed infatti dopo aver passato il piccolo lago Silber see si é subito trovata la cittadina di Villach. Il percorso sempre pianeggiante ci ha fatto pedalare ,dopo Villach, nella parte destra del grande fiume austriaco fino a WeiBenstein. Da qui un po' a destra e un a sinistra si sono passati i paesi di Nikelsdorf, Paternion, Oberamlach...il piccolissimo paesino di St.Piter e quindi dopo più di 55 chilometri siamo giunti a Spittal an der Drau. Doveroso giro per il centro di questa piccola ma simpatica cittadina sulla Drava e sosta meritata in un bel parco. Il ritorno ha offerto solo il conto dei chilometri percorsi in bici che alla fine sono arrivati a più di 110 e dopo 7 ore e 11 minuti siamo rientrati a Bogenfeld. Onestamente bisogna ammettere che questa giornata passata in MTB non ci ha lasciato gran che per il semplice fatto che ci si aspettava un percorso più particolare e vario ma alla fine ci siamo divertiti comunque anche perché la grande complicità che contraddistingue me e la Manuela ha riempito il vuoto lasciato da una percorso che dovrebbe essere meno pubblicizzato e magari più curato. Come al solito abbiamo fatto un bel servizio fotografico sperando che possa essere di buon gradimento.
Pasteo & Manuela vi salutano e vi rimandano alla prossima escursione...per caso!

lunedì 24 agosto 2009

Tour attorno al lago Faaker see


Partenza: Bogenfeld (At)
Lunghezza: 17 km.
Tempo di percorrenza: 1:28:19
Difficoltà: bassa

Breve escursione attorno al lago Faaker see, piccolo lago carinziano ma con caratteristiche da invidia. È il quinto lago della Carinzia; la sua superficie ricopre circa 2,2 km² e la sua massima profondità è di 29.5 metri. La temperatura dell' acqua si aggira attorno ai 28°(altitudine 554 m s.l.m.) ed é composto da acqua potabile;particolarità solitamente difficile da trovare (soprattutto per i nostri laghi in Italia) ma caratteristica simile per tutti gli altri laghi carinziani. Il giro del lago lo abbiamo iniziato dal piccolo paesino di Bogenfeld ma in realtà il Faaker see si inizia a vedere solo dopo essere arrivati a Drobollach. Il tour in totale é durato circa 1 ora e mezza. Purtroppo anche questo lago é totalmente privatizzato e solo pochissime zone sono lasciate pubbliche ma quasi tutte sono su posizioni infelici. Nonostante ciò abbiamo cercato di fare un servizio fotografico decente ma non sempre ci è stato facile trovare angoli soddisfacenti o riuscire ad immortalare particolarità che avremmo voluto ma , secondo noi, alla fine guardando lo slide si riesce a capire la bellezza dei luoghi.
Pasteo e Manuela vi salutano e vi rimandano alla prossima escursione...per caso

giovedì 20 agosto 2009

Tour attorno al lago Wörther see



Partenza: Bogenfeld (At)
Lunghezza: 69 km.
Tempo di percorrenza: 4:58:43
Difficoltà: media

Prima escursione della splendida settimana passata in Austria e più precisamente nella Carinzia. Il percorso che vi descriviamo oggi parte dal piccolo paesino di Bogenfeld vicino a Drobollach e dopo una decina di chilometri percorsi lungo la Drava si snoda attorno al lago di Wörther see passando nell'ordine i paesi e le piccole cittadine di Velden am Wörther see, Portschach am Wörther see, Klagenfurt, Maria Wörth e quindi nuovamente passaggio a Velden am Wörther see (giro del lago 46 km circa). Da qui il ritorno ancora lungo la Drava. In tutto 69 chilometri che anche se con dislivelli non considerevoli, forse per il caldo del pomeriggio, ci ha dato un pò di filo da torcere specie verso gli ultimi chilometri.
Guarda il video "Pasteo al lago di Wörther see "

Ma parliamo del lago e della piste ciclabili carinziane
Il lago, come tutti i laghi navigabili, é stato totalmente "blindato" da una privatizazzione secondo noi troppo eccessiva. Qui in Italia abbiamo la normalità che andare a fare il giro di un lago voglia dire trovarsi quasi sempre lungo le rive che praticamente sono sempre tutelate dal demanio in modo che la bellezza naturalistica possa essere ammirata da chi unque. In Carinzia no! Attorno alle rive dei laghi sono state edificate case, bar, piccoli porti per imbarcazioni a noleggio, spiagge private per hotel e pensioni (etc.etc.etc.) e quindi per i comuni mortali come noi trovare posti nei quali poter fare qualche bella foto era davvero un' impresa. Nonostante ciò siamo riusciti comunque a fare un bel servizio fotografico perché in questo lago c'erano comunque delle rive troppo ridotte per edificare ma in altre escursioni che posteremo più avanti vi faremo notare come la cosa sia stata fatta in modo davvero limitante.
E le piste ciclabili molto pubblicizzate? Noi abbiamo trovato pochi percorsi per le bici e molti marciapiedi adattati a piste ciclabili! Per quello che si può intendere per pista ciclabile io credo che ci si riferisca a percorsi dove solo le bici possono circolare o magari anche i pedoni ma attorno ai laghi e non solo ci si imbatteva in tratti ad uso promiscuo dove non sempre gli automobilisti erano così educati. Addirittura (anche se in un' altro lago) abbiamo trovato vari passaggi del treno sulla ciclabile senza nessuna sbarra ma solo con croce di S.Andrea e semaforino! Ora pensiamo a 360°!!!Io e la mia compagna siamo adulti e consapevoli ma vi immaginate le conseguenze se in quei tratti passano ragazzini adolescenti che in quanto tali non stanno li tanto a farsi dei problemi! Insomma secondo noi é inutile pubblicizzare tanto quei luoghi se poi non si investe nella sicurezza e per essere più chiari vi invitiamo a guardare attentamente la foto qui sotto!
A parte queste precisazioni doverose il tuor attorno al Wörther see ci ha regalato dei bei ricordi e già nella prima escursione abbiamo fatto quasi 70 chilometri in una zona dove tra boschi e specchi d' acqua la magia della montagna diventa palpabile.
Prossimamente pubblicheremo anche le altre escursioni fatte in Austria e per chi volesse vedere i luoghi visitati nella vacanza non sportiva può leggere il post o guardare le foto negli splendidi slide che ho pubblicato nel blog Pasteonews.
Pasteo & Manuela vi salutano e vi rimandano alla prossima escursione...per caso

giovedì 6 agosto 2009

PASTEO VS. PASTEO:da Calalzo di Cadore a Dobbiaco A/R

Una sfida per un atleta é sempre motivo di impegno. Il classico "non mollerò mai!" la parte più decisa che esce da chissà dove per tirare fuori risorse ed energie impensabili. Tutto questo potrebbe essere riassunto nella parola "motivazione". Già...ed oggi , come anticipato nel mio blog Running, quella motivazione doveva essere grande dato che la sfida tra me e me era ben tosta! Più di 140 chilometri da coprire in un percorso di MTB da me ben conosciuto:da Calalzo di Cadore a Dobbiaco A/R

Partenza: Calalzo di Cadore (Bl)
Lunghezza: 141,5 km.
Tempo di percorrenza: 7:13:05
Difficoltà: molto alta

La giornata é iniziata molto bene di quelle che "lo sai già quando sali in auto" che farai quello che hai in testa! Temperatura ottima 19° alle 8 e 15 e quindi via verso questa scommessa che per varie cose rapporto ad una maratona! Tenere duro, denti stretti e tanto sudore! Oggi per me si è scritto una pagina importante! Già perché il mio massimo sulla MTB era di 90 km tra l' altro pedalati in zone molto pianeggianti o con rari tratti di sali scendi mai impegnativi.
Pertenza da Calalzo come già detto e dopo pochi chilometri il mio pensiero andava ai 2,5 chilometri (pessimi!) di statale che si trovavano nel percorso tra Valle e Peajo. Ed invece, con grande stupore, posso dire che "la ciclabile delle Dolomiti" é stata ultimata e aperta in tutta la sua lunghezza!!! Che bello!!!Niente statale! Anzi...il percorso nuovo é bellissimo! Io vi invito ad andarci perché con questa situazione non ci sono pericoli come prima quando si doveva andare sulla statale...(!). Alla fine del post inserirò il link per vedere il percorso.
E allora giù tutta verso Dobiacco e per non sprecare parole già dette inserisco gli split:
-Cortina d' Ampezzo 1:53:47
-Cimabanche 3:00:27
-Lago di Dobbiaco 3:34:12
-Dobbiaco 3:41:39
Quindi niente male ma da qui a completare il ritorno ce ne vuole! Poco dopo aver mangiato un doveroso panino con lo speck sud tirolese via subito verso il ritorno. Giustamente tour attorno al lago per un relax che é servito per mettere in sieme le energie per il ritorno.
Split del ritorno:
-Lago di Dobbiaco 4:00:00
-Cimabanche 5:09:17
-Cortina d' Ampezzo 5:41:54
-Calalzo di Cadore 7:13:05
Grande gioia riuscire a completare 141,5 km. e scommessa vinta!
Pasteo vi saluta e vi rimanda alla prossima scommessa...per caso!
Guarda il percorso della ciclabile delle Dolomiti

domenica 2 agosto 2009

Prealpi trevigiane...tra sole ,vento e sudore!


Partenza:
Solighetto (Tv)
Lunghezza: 70 km.
Tempo di percorrenza: 4 ore/4:30
Difficoltà: alta

Oggi assieme a Denis "Stea" abbiamo rifatto la strepitosa escursione delle prealpi trevigiane passando per i vari caratteristici paesini prima di "infilarci" nella ripida salita che porta a Praderadego. Unica nota negativa:troppe auto e moto in un percorso che non dovrebbe MAI essere troppo trafficato ma che oggi ha visto il passaggio di tanti che dovevano arrivare alla festa degli alpini a Praderadego...Per il resto posso solo dire che é stata una escursione stratosferica e che fino a quando avrò la possibilità cercherò di ripeterla! Data la bellezza de posto inserisco le foto ed i video che abbiamo fatto tra il '08 ed il '09 giusto giusto per farvi vedere dove abbiamo pedalato oggi!
Vuoi guardare qualche video sulla escursione delle Prealpi trevigiane? Clicca qui
Denis "Stea" verso Praderadego
Pasteo verso praderadego

domenica 26 luglio 2009

Colline trevigiane a tappe:Collalbrigo,Tarzo,Resera,Follina,Collalto e Susegana


Partenza:
S.Lucia di Piave (Tv)
Lunghezza: 64 km.
Tempo di percorrenza:4/4:30 ore
Difficoltà: media

L' Escursione che abbiamo fatto oggi é tra le più belle che si possano fare nella zona tra Conegliano e Valdobbiadene. Si parte da S.Lucia di Piave e poco dopo aver passato la zona di Paré (I^ strada a dx dopo il distributore) si prende subito la strada per Collalbrigo (famosa per il vino Prosecco) Qui il bello é che dal centro cittadino di Paré di Conegliano si passa in 2 Km alle sperdute tenute di vigneti di Collalbrigo dove gli unici rumori che si sentono passando in MTB sono il rumore delle ruote che sembrano incollate al terreno ed il cambio che gira nella frettolosa ricerca del rapporto giusto. Già...perché in 2 chilometri e mezzo si passa dai 74 m.s l.m. di Parè ai 163 m.s l.m. di Collalbrigo e quindi ci si imbatte in strappi molto tosti.
Si passano i paesi di Rua di Feletto e S.Pietro di Feletto e si prende le strada verso Refrontolo fino alla rotonda di fronte alla trattoria Tripolitania. Qui si prende la I^ a destra e si scende verso Corbanese. C'é da fare molta attenzione perché in questo tratto si trovano spesso motociclisti "stupidi"(!) che si credono Valentino Rossi e che creano pericoli a tutti! Quindi attenzione!!!
Arrivati alla rotonda di Corbanese si può:
A andare a sinistra e percorrere la provinciale verso Tarzo
B proseguire dritti alla rotonda per 20 metri e prendere la strada a sinistra lungo il fiume. Qui si andrà lo stesso verso Tarzo
Io opterei per il percorso B
Quindi si passa Corbanese e si arriva a Tarzo tramite una panoramica a traffico limitatissimo e si deve passare il piccolo centro abitato andando verso i laghi di Revine.
Poco dopo la pasticceria Sartor si deve svoltare a sinistra. Qui per diversi km si pedalerà in una strada promiscua ma con traffico ridotto a qualche auto dei residenti. Si arriverà a Resera dove si prenderà la strada verso Zuel di qua e Gai. Arrivati a Gai si svolta a sinitra ma prima della provinciale si svolta a sinistra per la ciclabile delle Prealpi che in 5/6 km porterà a Follina.
Qui sarà un' emozione dietro l' altra passando in piccolissimi borghi che ti fanno tornare in dietro di 50 anni!
Guarda il video "Pasteo sulla ciclabile delle Prealpi"

Arrivati a Follina si prenderà la strada a sinistra sulla rotonda (davanti al distributore) a si pedalerà verso Solighetto. Qui sarà possibile prendere la ciclabile che corre lungo il fiume Soligo e arrivare a Pieve di Soligo dove, per chi non é esperto della zona, si cercheranno indicazioni per Collalto. Io ad esempio conosco stradine di collina che portano davanti al castello di Collalto ma é arduo descrivere il percorso...ci sono anche cartelli marroni della Marca travigiana di Bici in vacanza. Provate a seguirli o in alternativa andate a Collalto via Barbisano. Arrivati al castello di Collalto si prenderà la strada a destra prima della salita verso Susegana (via strada principale) e si pedalerà tra sali e scendi fino al castello di Susegana.
Guarda il video "Pasteo al castello di Susegana"

Qui sarà possibile tornare a S.Lucia di Piave attraversando il semaforo sulla statale 13 Pontebbana (FARE ATTENZIONEEEE!!!) andando dritti.
Arrivati a S.Lucia di saranno percorsi 64 km con pochissimi tratti di strada piana e quindi la stanchezza sarà assicurata! Sarebbe bello mangiare qualcosa di buono a prezzi buoni no?
Se farete questa escursione e vorrete un consiglio mandatemi una mail cliccando CONTATTI in alto a destra che vi mando in un agriturismo splendido e che offre menù a prezzi onesti!

Pasteo & Manu vi salutano e vi rimandano alla prossima escursione...per caso.

domenica 12 luglio 2009

Un sogno chiamato Cansiglio


Il Pian Cansiglio é un luogo davvero splendido che non ha bisogno di essere spiegato anche se oggi il nostro obbiettivo era davvero audace: il Pizzoc
Sarà per un' altra volta ma le foto dell' escursione che abbiamo fatto oggi le postiamo con molto orgoglio visto che "pedalare" in mezzo al bosco non é una cosa semplice!!!
Pasteo & Manuela
Guarda il video "Pasteo nel bosco del Cansiglio"

domenica 5 luglio 2009

Colline trevigiane a tappe:dritti nel cuore del Prosecco DOC



Partenza: Solighetto (Tv)
Lunghezza: 50 km.
Tempo di percorrenza: 3:30/4 ore
Difficoltà: media/bassa

Andate tra Guia e Valdobbiadene e provate a chiedere se é meglio il Prosecco della zona di Valdobbiadene o quella tra Conegliano, S.Pietro di Feletto e Collalto....e a quel punto vi converrà scappare e di corsa pure!!! La tappa che abbiamo deciso di fare oggi descriverà ampiamente la zona tra Col S.Martino e Valdobbiadene.
Guarda il video "vigneti a S.Stefano"

Il percorso é purtroppo quasi esclusivamente corso su strada ma per fortuna neanche troppo trafficata. Nella parte verso Valdobbiadene e successivo ritorno verso la Valsana i saliscendi non sono mai esageratamente duri per cui si può gustare le immense vedute nella valle sottostante e non mancano i posti dove potersi fermare a mangiare dei buonissimi panini con la soppressa veneta e, ahimè!, niente Prosecco ma, ovviamente, tanta acqua freschissima!!!
Guarda il video "Pasteo beve acqua a Guia!"

Il ritorno verso Solighetto é stato la parte più dura dell' escursione di oggi in quanto si é dovuto scollinare da Campea a Premaor e la salita é stata fatta con qualche difficoltà che forse sono dovute più al caldo che alla salita in se...ma che comunque era ben ripida. Una volta arrivati in cima alla collina lo spettacolo dei vigneti e la "casere" (vecchie case abbandonate dai contadini) ha ripagato la fatica fatta.
Guarda il video "Pasteo tra le casere"

Pasteo & Manuela vi salutano e vi aspettano alla prossima escursione...per caso!

mercoledì 1 luglio 2009

Colline trevigiane a tappe:Torri di Credazzo



Partenza: Solighetto (Tv)
Lunghezza: 50 km.
Tempo di percorrenza: 3:30/4 ore
Difficoltà: alta

La salita molto impegnativa ed il caldo torrido hanno reso le cose ancora più complicate ma la voglia di salire sulle colline tra Col S.Martino (m. 125 s.l.m.) e Solighetto (m. 110 s.l.m.) ha dato scacco matto alle difficoltà create per la maggior parte dalla forma aguzza caratteristica delle colline del prosecco. La tappa che oggi vi descriviamo e invitiamo a visitare si chiama Torri di Credazzo ma in realtà sarebbe più giusto dire che é un percorso non certo facile ma che dà la possibilità di toccare almeno 5 punti molto caratteristici di questa zona: la chiesetta di S.Martino (m. 192 s.l.m.), la chiesetta di S.Vigilio (m. 224 s.l.m.), Torri di Credazzo(area sosta m. 250 s.l.m./castello m. 306 s.l.m.) , chiesetta di S.Lorenzo (m. 250 s.l.m.) e le piccole borgate che si trovano lungo il percorso. Per chi avesse voglia di provare questo percorso mi sento di raccomandare molta prudenza...almeno la prima volta che lo si fa perché oltre a salite con strappi molto impegnativi e dislivelli importanti bisogna tenere in considerazione alcune discese molto molto molto pericolose che ricordano più il downhill che non la mountain bike aggiungendo che in mezzo ai vigneti ci sono contadini con i trattori che ci lavorano e quindi credo sia doveroso fare questa precisazione.
Guarda il video "tra le colline"


La storia delle Torri di Credazzo dal sito www.magicoveneto.it

Si tratta dei resti del complesso Castello di Credazzo (da credaz=creta, forse riferito alla struttura terrosa delle colline circostanti) feudo dei Collalto a partire dal X secolo ed ampliato nel XIII secolo, sicuramente riedificato sulle rovine di strutture ben più antiche, forse anche romane (nei pressi di Farra passava la strada militare romana Claudia Augusta Altinate), distrutte più volte dalle furie barbariche di Longobardi, Unni ed Ungari. Farra è un toponimo tipicamente Longobardo che indicava una tribù parentale, nucleo base dell'organizzazione sociale. Un restauro conservativo (e in parte riedificativo) è stato effettuato una trentina d'anni fa, tuttavia il castello non è aperto e non sono possibili visite all'interno, e difficoltoso risulta pure l'avvicinamento al portone d'ingresso attraverso un percorso tra i filari di vigne. Si tratta di un 'mastio' a nord, di una 'casa torre' e di una interessante 'torre scudata a sperone' rivolta a sud, a dominare la vasta pianura del Quartier del Piave, unite da una cinta muraria che racchiude due cortili interni. La sua storia è avvincente e articolata e lo vede legato alle peripezie delle importanti famiglie dei Caminesi e dei Collalto, entrambe dominatrici anche in città a Treviso in quel tumultuoso e barbaro periodo tra XII ed XIV secolo. Nei dintorni sorgeva un piccolo borgo, 'Villa Credacii', di misere casupole e capanne di legno, e la chiesetta di San Lorenzo. In questo castello, nel 1243, nacque Guicellone VI da Camino, suo figlio Tolberto II sposerà Gaia figlia di Gherardo, fatto citato pure da Dante nel Purgatorio. Nel 1300 il castello, e le vaste proprietà circostanti, ritorna, chiaramente non senza vicissitudini e 'guerre' feudali, ai Collalto. Rambaldo VIII Collalto vi dimora nel 1321. Nel 1413 divampa la guerra tra Ungari e Venezia ed il castello viene assediato e resiste tenacemente agli assalti di Pippo Spano, fiorentino, capitano di ventura al soldo degli Ungari, reduce dall'infruttuoso tentativo di assalto al Castello di Collalto. Alla fine viene espugnato e pesantemente saccheggiato e devastato con relativo corollario di violenze e stragi di soldati ed incolpevoli contadini. Seguono quasi seicento anni di completo abbandono e rovina, fatto di silenzi e sterpaglie, ma sempre circondato dal lavoro dei contadini e allietato dai vigneti, fino al restauro degli anni '70.
Guarda il video "Torri di Credazzo"

Considerazioni sulle torri
Alla fine di per se quando si giunge al castello viene da dire:"...em beh!?!...tutto qui???" in quanto ci si trova davanti ad un antico portone chiuso per cui non si può entrare a vedere le rovine ma é davvero emozionante e particolare il paesaggio che questo percorso offre e poco prima dell' arrivo al castello abbiamo girato un video per dare l' idea di cosa ci si trova davanti
Guarda il video "un panorama mozzafiato"

Torri di Credazzo in una giornata nebbiosa

Cartelli di indicazione

Altimetria

sabato 27 giugno 2009

La Calalzo-Cortina d' Ampezzo ovvero:"la ciclabile delle dolomiti"


Partenza: Calalzo di Cadore (Bl)
Lunghezza: 72 km.
Tempo di percorrenza: 4:30/5 ore
Difficoltà: bassa

La Calalzo-Cortina d' Ampezzo ovvero "la ciclabile delle dolomiti" ha davvero le carte in regola per diventare, una volta completati i lavori che sono in corso nella zona tra Valle di
Cadore e Peaio, un percorso davvero egregio per gli amanti della MTB e non solo. Infatti sono moltissimi gli sportivi che decidono di usufruirne per allenarsi correndo a piedi oppure per
spendide passeggiate o più semplicemente per trovare una zona d' ombra dove fermarsi, magari in una delle panchine che si trovano ed ammirare quei "sassi giganti" che il mondo conosce
con il nome di Dolomiti. Noi abbiamo fatto questo giro qualche domenica fa e vi possiamo garantire che merita davvero nonostante il disagio dei 2 km. che si devono ancora percorrere sulla statale...Per la cronaca questo percorso può essere facilmente collegato ad altri ed arrivare in MTB senza dover pedalare su strade trafficate fino in Carizia (Au) per un totale di km. vastissimo.

Il percorso Alcune notizie su questo percorso sono tratte dal sito www.bicicletta.bonavoglia.eu

-Luogo di partenza: vi consigliamo di partire dalla stazione di Calalzo (m. 740 s.l.m.) dove si può facilmente trovare parcheggio e luogo ottimo per iniziare questo splenido "viaggio" che vi
farà visitare tanti piccoli paesi dolomitici passando nelle caratteristiche ex stazioni per poi correre totalmente in mezzo al bosco nel tratto che da S.Vito porta a Cortina.
Dalla stazione si prende subito la strada (corsia ciclabile) verso sinistra e dopo aver attraversato una zona residenziale di Calalzo ci si immette sulla ciclabile vera e propria che dal 2005
è completamente asfaltata e dopo un paio di km che comprendono due gallerie illuminate (una molto piccola), si arriva alla dismessa stazione ferroviaria di Pieve di Cadore (m. 878 s.l.m.).
Deviazione consigliata: prendendo la ripida salita che trovate a destra della ex stazione si arriva alla centrale piazza Tiziano dominata dal monumento dedicato al grande pittore Tiziano Vecellio che del Cadore è il più celebre personaggio. E' visitabile anche la casa natale che si trova poco prima della piazza.
Dopo Pieve la pista raggiunge Tai di Cadore dove si attraversa la statale, si percorrono un centinaio di metri su strada locale fino alla segnalazione che porta ad attraversare un
parcheggio per poi proseguire fino all'ingresso nel comune di Valle di Cadore (m.851 s.l.m.) dove la pista corre a monte della statale attraversando anche diverse gallerie (illuminate) e passando accanto alla vecchia stazione ferroviaria; appena usciti dal comune di Valle di Cadore la pista torna su sterrato e subito dopo si conclude sulla statale.
Attenzione: Si è costretti a pedalare sulla statale per qualche chilometro passando il paese di Peaio (m.890 s.l.m.) fino a poco prima di Vodo di Cadore (m. 941 s.l.m.) dove a destra della statale si troverà la continuazione della ciclabile. Si pedalerà un po' più in alto fino a Borca (m. 945 s.l.m.) e S.Vito di Cadore (m.1.011 s.l.m.) ; è il tratto più spettacolare con ampie viste sulla valle dominata dal monte Pelmo a sinistra e dai monti Antelao e
Sorapiss sulla destra; a S.Vito la pista finisce in un piazzale, dove la linea ferroviaria correva su un viadotto che non c'è più.Per riprendere la pista ciclabile dal piazzale si deve risalire per una ripida stradina (segnalata e molto visibile) sulla destra; questo tratto della pista è stato completamente asfaltato nel 2008 e si conclude con una ripida discesa e in un sottopassaggio che ci permette di traversare la statale; qui si imbocca un nuovo tratto della pista, realizzato nel 2006/7 e asfaltato nel 2008, che corre tra i boschi con molti saliscendi (più sali che scendi in questo verso); il tratto asfaltato si conclude in località Dogana vecchia (m.1116 s.l.m.) ; il nome ci ricorda che qui fino al 1918 era il confine tra Italia e Austria; oggi c'è solo il confine tra il comune di S. Vito di Cadore e quello di Cortina. Qui se non si vuole tornare a pedalare nella statale bisogna continuare dritti; la pista diventerà sterrata e si dovrà fare molta attenzione ai segnali. Si raggiungerà il paese di Acquabona, dove la pista ciclo-pedonale continua in lieve ma costante salita fin dentro l'abitato di Cortina, concludendosi
sul piazzale della vecchia stazione ferroviaria (m.1230 s.l.m.) ora stazione degli autobus a pochi metri dalla parrocchiale dei S. Filippo e Giacomo, che è il monumento più visibile di Cortina.
Ovviamente a seconda dei km che si è disposti a fare, si può interrompere in qualsiasi punto il percorso per tornare a Calalzo; occorre tenere presente che l'andata è tutta in salita leggera, e
conseguentemente il ritorno in discesa richiede meno tempo (circa i 2/3) rispetto all'andata.
Le possibilità: dopo la stazione degli autobus di Cortina la pista prosegue per il passo Cimabanche e per Dobbiaco (Bz) con la possibilità di arrivare a Lienz, Villach e girare tutta la Carinzia tramite la Drava ma per fare una quantità tale di chilometri sarà opportuno organizzare delle tappe nei vari Hotel e B&B .

da...km...aquotakm.T. fondo stradaletipologia
Calalzo di Cadore 4,5 Pieve di Cadore 800 4,5 asfalto ciclabile
Pieve di Cadore 3,5 Valle di Cadore 830 8,0 asfalto ciclopedonale
Valle di Cadore 3,0 Venas 850 11,0 asfalto ciclopedonale
Venas 4,0 Vodo di Cadore 870 15,0 asfalto / sterrato ciclabile / promiscuo
Vodo di Cadore 4,0 Borca di Cadore 950 19,0 asfalto pista ciclabile
Borca di Cadore 3,0 San Vito di Cadore 1.010 22,0 asfalto pista ciclabile
San Vito di Cadore 12,0 Cortina d'Ampezzo 1.220 34,0 asfalto / sterratociclopedonale / promiscuo
Cortina d'Ampezzo 13,0 Cimabanche 1.530 47,0 asfalto / sterratociclabile / pista sci nordico
Cimabanche 3,5 Carbonin 1.430 50,5 sterrato ciclabile / pista sci nordico
Carbonin 13,5 Dobbiaco 1.180 64,0 sterrato ciclabile / pista sci nordico

mercoledì 24 giugno 2009

Colline trevigiane a tappe:Collagù

Partenza: S.Lucia di Piave (Tv)
Lunghezza: 62 km.
Tempo di percorrenza: 4/4:30 ore
Difficoltà: media-alta

Quest' anno abbiamo pensato di riscoprire e far scoprire delle località molto remote che si trovano nel cuore delle colline che ci circondano. Questa idea si intravedeva già con la grotta "dea graspa" ma stavolta vi faremo conoscere una piccola località che si erge sulla cima di una collina che si trova dietro Soligo e che merita di essere descritta. Una grande particolarità di questo posto é una piccola fontana che esce direttamente dalla roccia e che da quando io ho ricordi... tantissime persone armate di taniche e bottiglioni vanno alla "fontana di Collagù" a prendere questa acqua ricca di minerali.
Guarda il video "fontana di Collagù"


Dal sito www.magicoveneto.it

Il curioso nome deriva dalla forma aguzza (colle acu-to) del colle dove, poco sotto la cima, sorge il santuario.Il nome è antichissimo, ed attesta insediamenti fin dall'età del bronzo.Da epoca immemorabile, forse addirittura sui ruderi di un altare romano, qui esisteva un piccolo santuario molto frequentato da pellegrini della vallata che veneravano la "Madonna dei Dolori", culminante con la solenne processione della seconda domenica di novembre con i fedeli che partivano da Soligo o da Farra di Soligo.
Si saliva anche per propiziare i raccolti ed una abbondante vendemmia.Tra il settecento e l'ottocento l'abbandono e la rovina.Negli anni '30, per un voto, la famiglia Bottari De Castello fece edificare la chiesetta accompagnata dal campanile, come ora li vediamo, su forme neo-romantiche molto dignitose e di buon gusto, con uno splendido affresco nel portico esterno.
Nel 1932 venne consacrato il sacro complesso e riposte le reliquie di Sant'Emilio.Tutt' attorno un tripudio di vigneti.Il luogo è bellissimo, isolato, solitario, silenzioso.Si può gungere a Collagù anche a piedi da Soligo con una bella passeggiata che porta dapprima al santuario di San Gallo. Dalla selletta (ristorante) poco sotto San Gallo si prosegue verso destra a nord del Col del Fer e si seguono le tabelle che indicano Collagù.
Oltre a ritonare per il medesimo itinerario, si può proseguire verso le Torri del Credazzo o scendere per varie stradine verso sud a Farra di Soligo.

Prossimamente ci sarà un' altra località persa tra le colline trevigiane che vi faremo conoscere. Ovviamente nella prossima escursione...per caso.

Ciao da Pasteo & Manuela

domenica 21 giugno 2009

Refrontolo, Molinetto della Croda e grotta "dea graspa"

Partenza: S.Lucia di Piave (Tv)
Lunghezza:65 km.
Tempo di percorrenza: 4/4:30
Difficoltà: media

Nella zona di Refrontolo andare in MTB é una vera chicca in quanto non mancano assolutamente posti magnifici da visitare o di grande interesse storico anche perché qui tra vigneti e sentieri e profumo di Passito D.O.C. (Marzemino) faticare in bici diventa una cosa piacevole.
Un luogo dove si deve assolutamente fare tappa se si viene a Refrontolo che sia in MTB che in auto é il Molinetto della croda in quanto é una meraviglia della natuta e per questo oltre alle foto abbiamo deciso di girare un breve video che vi invito a guardare...
Guarda il video del Molinetto della croda

Ma il luogo che vi vogliamo far scoprire oggi é la grotta "dea graspa" in italiano grotta della grappa. Questo strano nome é dovuto al fatto che durante il periodo della guerra gli abitanti del posto venivano per distillare la grappa. Infatti questo luogo é isolato e quindi l'odore caratteristico della distillazione non veniva percepito da nessuno. Oltre tutto la vicinanza di un ruscello dava la fornitura di acqua necessaria alla lavorazione della vinaccia e la grotta offriva una buona copertura ed allo stesso tempo una areazione perfetta.
Guarda il video della grotta "dea graspa"


Pasteo & Manuela vi salutano e vi rimandano alla prossima escursione...per caso!

venerdì 12 giugno 2009

Prealpi trevigiane 2009:metti in sieme due matti e...

Metti in sieme due matti e...ne vedrai delle belle! Metti in sieme due matti che si dichiarano "razza Prealpi"...mettili sulla sella di una moutain bike...lasciali andare e vedrai che andranno verso salite durissime e posti incredibili! Metti in sieme due matti e...faranno un post imperdibile!

Partenza:
Col S.Martino (Tv)
Lunghezza: 50 km.
Tempo di percorrenza: 3:30/4 ore
Difficoltà: alta

...stavo dicendo:"metti in sieme due matti" ed oggi questi matti hanno cercato di trovare nuove emozioni in un percorso già molto emozionante e molto conosciuto da chi é della della zona o é un' amante dell' escursionismo. La differenza dal solito percorso é nata dall' idea che io e Denis "Stea" abbiamo avuto nelle ultime settimane e cioè fare il percorso delle malghe al contrario cosa che si rivelerà durissima.
Alle 9 in punto partenza dal solito Col S.Martino m. 125 s.l.m. e via subito leggera salita verso Miane m 259 s.l.m. per poi scendere a Follina m. 200 s.l.m. . Due chilometri di pianura e poi il primo vero ostacolo:Praderadego m. 910 s.l.m.

















Denis
"Stea" & Pasteo verso la salita che porta a Praderadego


La salita é dura...durissima ma non importa si sale verso la cima di questa località e considerando che in 8 chilometri si passa dai m. 200 s.l.m. dal paese di Follina ai m. 910 s.l.m. di Praderadego ci sarà da sudare! Avanti!
Ci scusiamo per la bassa qualità che i video hanno nell'audio ma il vento ha reso le cose troppo difficili
Guarda il video "salita verso Praderadego"

Arrivati a Praderadego le cose si complicano di brutto! Il prossimo punto di arrivo sarà Malga Canidi m. 1250 s.l.m. ma per arrivarci si dovranno percorrere 3 chilometri con pendenze pari al 15%...il sudore scende copioso sui nostri visi sconvolti dalla fatica...il caldo mina le nostre energie ma noi andiamo avanti per la nostra strada! Ad un certo punto vedo che Denis se ne sta andando e mi dico:"giusto così! Tu devi allenarti per i tuoi impegni importanti tra gare di downhill e gare di MTB" ma io risento della fatica e arranco! Il mio contachilometri non supererà mai i 5 km/h e questo la dice lunga sulla grande difficoltà che questa salita mi sta riservando...ma poco dopo sento lo scampanellio delle mucche della Malga Canidi!!!Ci sono! Poco dopo riesco pure a sentire il profumo delle mozzarelle che il malgaro sta facendo...e mi dico:" caspita...devono essere davvero buone per sentirne l'odore a 300 metri di distanza.
Ora giù tutta verso Malga Mont m. 1371 s.l.m. che sarà il punto più alto di questa escursione.
Tra le due malghe ci saranno si è no 4 chilometri ma per il 75% saranno in salita su pietraie e fondo sconnesso ed io aggiungerei terriccio di sottobosco e foglie marce! Un mix incredibile che rende scivolosa ogni pedalata...ma poco dopo vedo il bivacco per le vacche...e la malga e poi in lontananza vedo Denis che mi aspettava:
Pasteo:"da quanto tempo é che mi stai aspettando!"
Denis:"circa 15 minuti..."
Pasteo:"beh...neanche tanto! Presi da te mi stanno bene!"
Guarda il video "arrivo a Malga Mont"

Guarda il video "Denis in Malga Mont"

Guarda il video "Pasteo nella cima delle Prealpi"

Guarda il video "Denis e la sopressa veneta"

Lasciata Malga Mont non ci resta che dirigerci verso la località "Forcella Mattiola" m. 1250 s.l.m. che sarà l' inizio di una grande discesa lunga 14 chilometri che ci riporterà a Col S.Martino dove questa splendida escursione troverà la sua fine
Guarda il video "Pasteo in Forcella Mattiola"

Denis "Stea" verso Praderadego
Vuoi guardare il post dell' Escursione Prealpi trevigiane 2008? Clicca qui

Io & Denis faremo questa escursione anche verso la metà di luglio...se per caso ci sarai anche tu in zona...pedaleremo in sieme!
Ciao da Pasteo & Denis "Stea"