Benvenuti nel blog di Pasteo & Manuela dedicato alle escursioni in mountain bike

mercoledì 24 giugno 2009

Colline trevigiane a tappe:Collagù

Partenza: S.Lucia di Piave (Tv)
Lunghezza: 62 km.
Tempo di percorrenza: 4/4:30 ore
Difficoltà: media-alta

Quest' anno abbiamo pensato di riscoprire e far scoprire delle località molto remote che si trovano nel cuore delle colline che ci circondano. Questa idea si intravedeva già con la grotta "dea graspa" ma stavolta vi faremo conoscere una piccola località che si erge sulla cima di una collina che si trova dietro Soligo e che merita di essere descritta. Una grande particolarità di questo posto é una piccola fontana che esce direttamente dalla roccia e che da quando io ho ricordi... tantissime persone armate di taniche e bottiglioni vanno alla "fontana di Collagù" a prendere questa acqua ricca di minerali.
Guarda il video "fontana di Collagù"


Dal sito www.magicoveneto.it

Il curioso nome deriva dalla forma aguzza (colle acu-to) del colle dove, poco sotto la cima, sorge il santuario.Il nome è antichissimo, ed attesta insediamenti fin dall'età del bronzo.Da epoca immemorabile, forse addirittura sui ruderi di un altare romano, qui esisteva un piccolo santuario molto frequentato da pellegrini della vallata che veneravano la "Madonna dei Dolori", culminante con la solenne processione della seconda domenica di novembre con i fedeli che partivano da Soligo o da Farra di Soligo.
Si saliva anche per propiziare i raccolti ed una abbondante vendemmia.Tra il settecento e l'ottocento l'abbandono e la rovina.Negli anni '30, per un voto, la famiglia Bottari De Castello fece edificare la chiesetta accompagnata dal campanile, come ora li vediamo, su forme neo-romantiche molto dignitose e di buon gusto, con uno splendido affresco nel portico esterno.
Nel 1932 venne consacrato il sacro complesso e riposte le reliquie di Sant'Emilio.Tutt' attorno un tripudio di vigneti.Il luogo è bellissimo, isolato, solitario, silenzioso.Si può gungere a Collagù anche a piedi da Soligo con una bella passeggiata che porta dapprima al santuario di San Gallo. Dalla selletta (ristorante) poco sotto San Gallo si prosegue verso destra a nord del Col del Fer e si seguono le tabelle che indicano Collagù.
Oltre a ritonare per il medesimo itinerario, si può proseguire verso le Torri del Credazzo o scendere per varie stradine verso sud a Farra di Soligo.

Prossimamente ci sarà un' altra località persa tra le colline trevigiane che vi faremo conoscere. Ovviamente nella prossima escursione...per caso.

Ciao da Pasteo & Manuela

3 commenti:

Anna LA MARATONETA ha detto...

Mi stai facendo conoscere posti magnifici...Le colline trevigiane...chi l'avrebbe mai detto...

Alberto Bressan "Pasteo" ha detto...

Grazie Anna. Sai noi qui nelle colline di Treviso siamo più famosi per il vino Prosecco che per la bellezza dei posti. Il brutto é che pochi sanno che per il Prosecco stanno rovinando le colline e avvelenano la gente che ci vive. Rovinando perché stanno piantando sempre più vigneti a scapito della foresta e questo é un peccato ma la cosa più sconcertante é che stanno buttando ettolitri su ettolitri di pesticidi per far più uva e quindi più vino e così più "schèi" che in dialetto significa soldi!Pensa che ormai non pompano neanche più l'uva con i trattori ma geyyano le sostanze chimiche con gli elicotteri!!! E pensare che i nostri buoni vecchi contadini che amavano la loro terra e anche il loro Prosecco una volta, ma neanche tanto tempo fa, proteggevano i vitigni semplicemente con un metodo naturale, senza effetti indesiderati ed economico:il ragno rosso! Adesso qui il ragno rosso si é estinto a causa dei pesticidi! Scusa per questo sfogo é che poi descrivono alle persone che vengono da fuori zona il Prosecco come un vino genuino!!!Pensa che a Guia di Valdobbiadene (zona Prosecco D.O.C.) gli abitanti stanno iniziando ad ammalarsi di leucemie strane! Per fortuna che nella zona dove vivo non c'é ancora questa frenesia per aumentare i guadagni...speriamo che resti sempre così!

Provincia di Treviso ha detto...

Very nice Alberto ... com'era l'acqua?