Benvenuti nel blog di Pasteo & Manuela dedicato alle escursioni in mountain bike

venerdì 29 agosto 2008

Sorgente del Gorgazzo: chiare fresche e dolci acque



Guarda il video della Sorgente del Gorgazzo

Sorgente del Gorgazzo :: For the best videos, click here!
Dal sito www.comune.polcenigo.pn.it

LE SORGENTI DEL GORGAZZO

Le sorgenti del Gorgazzo"Prendete il colore dello smeraldo, quello delle turchesi, quelli dei berilli, gettateli in un mare di lapislazzuli, in modo che tutto si fonda e ad un tempo conservi l'originalità sua propria ed avrete la tinta di quella porzione di cielo liquido che si chiama il Gorgazzo!" E' questa la poetica descrizione che il Marinelli nel 1877 fece della suggestiva Sorgente del Gorgazzo. La formazione della sua cavità è da imputare all'erosione delle acque favorita dalla presenza di una discontinuità tettonica che si presenta come faglia proprio nel tratto in cui si situa la sorgente. Il Gorgazzo è in pratica un sifone molto profondo e non ancora interamente esplorato. Il laghetto che si vede in superficie si è formato per il crollo della volta sotto la spinta dell'acqua, la cui provenienza non è certa. Tuttavia gli studi compiuti sulle piene, che hanno variazioni stagionali, rafforzano l'ipotesi di una provenienza da luoghi rilevati. E' stata ipotizzata anche l'esistenza di un vasto bacino di alimentazione che raggiungerebbe approssimativamente un'estensione di 90 Km. quadrati. Alla ricerca futura spetterà il compito di verificare queste ipotesi e di rispondere ai numerosi interrogativi che ancora avvolgono nel mistero questa meraviglia della natura.

Il percorso

Partenza:
Santa Lucia di Piave (Tv)
Lunghezza: 90 km.
Tempo di percorrenza: 5:30/6 ore
Difficoltà: bassa

Più che un' escursione il percorso che abbiamo fatto oggi e che vi descriviamo é un percorso fatto di stradine strette poco frequentate in mezzo a campi, vitigni e corsi d' acqua. Il livello di difficoltà è basso in quanto non ci sono grossi dislivelli ma il numero di km. da percorrere sono comunque considerevoli.

Si parte da Santa Lucia di Piave (Tv) zona fiera e si prosegue verso Bolda lasciando la zona fiera alle spalle. Arrivati alla trattoria Bolda che trovate sulla vostra destra girate a sinistra fino ad arrivare alla distrettuale. Qui si deve proseguire a sinistra per circa 200 metri e girare a destra verso la borgata "Cittadella" e proseguire sempre dritti fino ad uno stop. Girate a sinistra e continuate dritti fino ad una rotonda prendete la destra e subito a sinistra ( alla vostra sinistra vedrete la chiesa di Ramera) e proseguite sempre dritti fino ad un' altra rotonda e seguite le indicazioni per Zoppé ( seconda strada a destra sulla rotonda). Andate sempre dritti fino ad un incrocio sul quale si deve girare a destra. Da qui bisogna fare molta attenzione perché si lasciano le strade principali per quelle più perse. Dopo aver girato a destra poco dopo troverete sulla sinistra un cartello marrone con scritto "percorso dei colli". Seguite l' indicazione sulla sinistra e al bivio che troverete poco dopo prendete la seconda strada a destra inizierete un percorso in una stradina stretta e asfaltata che costreggia a destra e sinistra campi e vigneti. Andare dritti agli incroci che troverete fino a sbucare sulla strada che porta a Pianzano (Tv). A questo stop girare a sinistra fino al passaggio a livello con sbarre che si dovrà attraversare girando a sinistra. Dopo circa un km. vedrete le indicazioni per il "percorso delle risorgive" sulla destra. Girate e dopo qualche centinaia di metri girate ancora a destra e poi subito a sinistra. Proseguire dritti. Troverete uno stop e andate ancora dritti sino ad un dare precedenza ( via Tomasere ) in prossimità del cimitero di Orsago (Tv). Girare a sinistra e subito a destra lasciando il cimitero alla vostra destra fino ad arrivare al campo sportivo poi si passa un passaggio a livello. Subito dopo vedrete sulla sinistra un capitello ed un cartello marrone con le indicazioni per il "percorso delle risorgive". Ovviamente proseguite per questa strada fino a trovare i seguenti cartelli:

Seguire sempre il percorso delle risorgive fino a lasciare la strada asfaltata per una sterrata di breve durata che vi porterà ad un incrocio dove bisognerà girare a sinistra. Arrivati alla rotonda prendere la terza strada proseguite dritti fino ad una seconda rotonda dove bisognerà prendere la strada con il sottopasso. Alla prossima rotonda prendere la seconda strada che porta al centro di Orsago. Poco dopo la chiesa girare a destra per la strada che porta al semaforo sulla S.S. 13 pontebbana. Proseguire sempre dritti passare la rotonda arrivando in centro a Cordignano in prossimità della chiesa. Lasciare la chiesa sulla sinistra prendendo la strada che costeggia il fiume Meschio tenere la strada principale fino a un cartello marrone con scritto Caneva. Sulla sinistra si potrà notare una stradina sterrata ( Via dei Baroz ) dentro la quale bisogna girare. Proseguire dritti fino ad uno stop e proseguire ancora dritti fino a trovare un dare precedenza con le indicazioni per Caneva e Stevenà. Girare a sinistra fino ad uno stop che dà sulla strada principale. Arrivati qui bisogna girare a destra e proseguire sempre dritti per circa 11 km. passando i paesi di Caneva, Fiaschetti, località chiesa della Santissima ( dove si potrà ammirare la sorgente del Livenza e il parco naturalistico), Coltura. Poco dopo troverete sulla sinistra le indicazioni per Gorgazzo (Pn). Andate alla sorgente e fatevi gli occhi. Il ritorno è per la stessa strada dell'andata.

domenica 17 agosto 2008

Alto Garda:3 escursioni...per caso

ESCURSIONI ALTO GARDA estate 2008

Durante il nostro soggiorno in quel di Arco (Tn) abbiamo avuto il piacere di percorrere 3 itinerari non sempre facili nei quali ci siamo imbattuti in paesaggi meravigliosi o su panorami che ti lasciavano senza fiato. Allora,visto che ci hanno piacevolmente impressionati, abbiamo deciso di descriverli meglio possibile così se qualcuno passerà le vacanze nella zona di Arco (Tn), Riva del Garda (Tn) oppure a Torbole (Tn) avrà la possibilità di conoscere qualche percorso in mountainbike.

I ESCURSIONE




Arco-lago di Ledro-Arco

Partenza: Arco (Tn)
Lunghezza: 60 km.
Tempo di percorrenza: 4/4:30 ore
Difficoltà: media

L'inizio della pista ciclabile si trova presso la zona degli impianti sportivi di Arco (Tn) e dopo 8 km. circa si arriva al Lido di Arco in prossimità del lago di Garda.Volendo si può facilmente da qui arrivare anche a Torbole (Tn) passando il ponte ciclabile che si incontra sulla sinistra della pista. Arrivati al Lido di Arco si deve proseguire sulla destra lungo la spiaggia facendo molta attenzione ai numerosi surfisti e bagnanti finché non si arriva alla ciclabile che porta a Riva del Garda (Tn). Una volta arrivati al porto S.Nicola si seguono le indicazioni per Limone (Bs). Prima di imboccare la galleria si può notare sulla destra una salita repentina. Da qui inizia la strada del Ponale. Il percorso è su strada sconnessa e costantemente in salita con una serie di gallerie brevi e ben illuminate. Da qui si potrà ammirare il paesaggio dell' alto Garda in quanto si salirà costeggiando il lago ed in 6 km. da Riva del Garda si arriverà ai 425 m.s.l.m.
Ad un certo punto ci si troverà davanti ad un bivio:verso destra si sale verso la valle di Ledro(percorso più semplice) mentre a sinistra si arriva a Pregasina (Tn) piccolo paese situato in un punto panoramico strategico che vale la pena di apprezzare nonostante la salita impervia che ci si trova ad affrontare. Se al bivio si è scelto di andare a Pregasina bisogna successivamente tornare indietro arrivare sulla strada statale percorrere la galleria (oppure tornare al bivio a proseguire per la valle di Ledro). Dopo qualche centinaia di metri ,sulla sinistra, si trova la pista ciclabile che porta a Molina di Ledro (Tn). Qui ci si trova a dover affrontare ancora delle salite che in 5 km. portano al Lago di Ledro. Da qui si può fare il giro del lago, passare per Pieve di Ledro (Tn) e ritornare a Molina. Il rientro va fatto per lo stesso percorso al fine di evitare le lunghe gallerie che ci sono sulla statale.

II ESCURSIONE



Arco-Pietramurata-Arco

Partenza: Arco (Tn)
Lunghezza: 30 km.
Tempo di percorrenza: 3/3.30 ore
Difficoltà: media

Partire dalla piazza III novembre a Arco proseguire verso destra fino alla pista ciclabile che porta a Dro seguendo il fiume Sarca. Finita la ciclabile girare a sinistra per il ponte romano di Ceniga e passato il ponte girare a destra e proseguire finché non ci si trova affianco ad una casa cantoniera in disuso. Proseguire per la strada principale per un centinaio di metri. Sulle sinistra si troverà il cartello con indicazione Molinei pineta Pietramurata. Da qui inizia la ciclabile sterrata dove si incontreranno diverse insidie al punto che ci si dovrà mettere la MTB in spalla per poter proseguire il percorso. Ad un certo punto si troverà un bivio: a destra verso lago Bagattoli (c'è un bar ma è l'unico motivo per andarci) a sinistra si prosegue per Pietramurata.
Arrivati al ristorante Ciclamino nei pressi del crossodromo si dovrà proseguire a sinistra sulla strada principale fino ad entrare a Pietramurata.
Lasciate la chiesa sulla sinistra e proseguite fino a trovare il cartello Gaggio-Fies-Dro e quindi girare a destra. Proseguire il percorso seguendo Fies. In questo tratto si deve far attenzione alle discese molto pericolose che si incontreranno. Sulla destra si troverà il fiume Sarca ed una volta passata la centrale dell' Enel si scenderà per una pista ciclabile asfaltata fina ad arrivare a Dro e quindi riprendere la pista ciclabile di Ceniga che poterà verso Arco.

III ESCURSIONE




Arco-Rovereto-Arco

Partenza: Arco (Tn)
Lunghezza: 60 km.
Tempo di percorrenza: 4/4.30 ore
Difficoltà: bassa

L'inizio della pista ciclabile si trova presso la zona degli impianti sportivi di Arco (Tn) e dopo 8 km. circa si arriva al Lido di Arco in prossimità del lago di Garda.Da qui per arrivare a Torbole (Tn) si deve girare a sinistra passando il ponte ciclabile che si incontra sulla sinistra della pista.
Proseguire a destra dopo il ponte facendo attenzione ai bagnanti fino ad arrivare nei pressi del centro storico. Recarsi sulla piazzetta V.Veneto e proseguire sulla sinistra alla fine della piazza imboccando la salita. Qui ci sono 2 km. di salita costante con una pendenza abbastanza considerevole che ci porterà a Nago (Tn). Seguire i cartelli che indicano la ciclabile ed in breve tempo si arriverà al passo S.Giovanni che all' andata è in discesa. Costeggiando sulla sinistra il biotopo di Loppio in pochi km. si arriva a Loppio. Proseguendo si incontrerà il paese di Mori (Tn) dove si deve far attenzione in quanto la pista ciclabile che porta al ponte di Ravazzone, in direzione Rovereto (Tn) passa nella zona delle scuole e quindi si deve girare a sinistra nei pressi di un bar attaccato ad un distributore.(attenzione che la svolta si trova con la pista nella quale si sta pedalando che continua quindi occhio ai cartelli che segnalano la pista).
Una volta svoltato a sinistra proseguire guardando i cartelli che indicano la pista ciclabile che porta al ponte di Ravazzone. Arrivati al ponte si può girare a destra ed arrivare nella città di Rovereto (Tn). Il ritorno è per la stessa strada dell' andata.

Per creare la descrizione di questi percorsi non é stato copiato nessun libro ma é stata usata soltanto la nostra memoria. Abbiamo scattato anche diverse foto che potrete guardare negli slideshow così chi vuole provare a fare questi percorsi può farsi un' idea dei luoghi nei quali si troverà. Se vi é stato di aiuto questo post oppure lo trovate interessante lasciate un segno delle vostre impressioni con un commento.

Ciao da Pasteo & Manuela

sabato 2 agosto 2008

Prealpi trevigiane: escursione unica





L' escursione che abbiamo fatto oggi non può assolutamente passare inosservata agli occhi degli amanti della mountainbike e della natura. Si tratta di un percorso che facciamo più o meno ogni anno e dopo tanti rinvii a causa del mal tempo finalmente oggi siamo riusciti a farlo. Visto che per noi è un tour molto affascinante cercheremo di descriverlo meglio possibile.

Partenza: Col S.Martino (Tv)
Lunghezza: 50 km.
Tempo di percorrenza: 4/4:30 ore
Difficoltà: media-alta

La partenza: Col S.Martino (Tv)
Col S. Martino(Tv) é un piccolo paese sulle colline trevigiane circondato da vigneti e cantine che fanno il famoso vino Prosecco. Posto a m. 125 s.l.m. offre molte strade anche poco trafficate perfette per immergersi nella natura...allora fa proprio al caso nostro!!!Viaaa si parte.
Da Col S. Martino (Tv) si percorrono circa 5 km di salita non eccessivamente ripida e si arriva a Combai(Tv) m.388 s.l.m. paese famoso per i marroni.
Da qui le cose diventano rapidamente impegnative. Arrivati a Combai(Tv) si gira a sinitra verso Valdobbiadene(Tv) e dopo 1.5 km si gira a destra verso Pianezze(Tv) e si inizia una salita di circa 9 km. molto difficoltosa e molto ripida. Si arriva infatti a m. 1100 s.l.m. dove si lascia la strada asfaltata e di solito si fa una pausa di recupero (mi sembra il minimo!!!)
Una volta lasciata la strada asfaltata si continua a salire su una sterrata e con tratti di pietre abbastanza fastidiose. Dopo circa 3/4 km. ci si imbatte in uno strappo di m. 300 che lascia senza fiato ma questa è l' ultima vera fatica che si deve affrontare per continuare questa escursione.(ultima vera fatica non significa che sono finite le salite!!!)
Da qui si continua finalmente con un po' di discesa così si può riprendere fiato e si percorre circa 2/3 km. prima di ritrovare un tratto in salita che ci porta a Malga Mont m. 1371 s.l.m. posto di ristoro dove è solito trovare vacche che attraversano la strada e che pascolano tranquillamente in mezzo alle persone di passaggio.
Da qui si scende molto rapidamente con un fondo impegnativo a causa del fango e pietre che caratterizzano la strada nella quale dobbiamo pedalare per proseguire e quindi bisogna stare attenti a non farsi male. Si arriva dopo qualche kilometro a Malga Canidi m. 1250 s.l.m.La discesa diventa ancora più ripida ma il fondo cambia e si trova asfalto così dopo 4/5 km si arriva a Praderadego(Tv) m. 910 s.l.m. dove solitamente ci si ferma a mangiare in un rifugio. Si prosegue in una discesa vertiginosa dai panorami indescrivibili lunga circa 8 km. ed infatti si arriva in breve tempo a Follina(Tv) m. 200 s.l.m. e percorrendo i piccoli paesi Premaor e Campea si arriva agli ultimi km. del percorso dove si alternano ancora leggere salite e discese e si ritorna al luogo di partenza Col S. Martino (Tv) in circa 4 ore avendo percorso 50 km.
Alla fine si arriva veramente stanchi ma non ci sono parole per descrivere una giornata così!Noi abbiamo scattato delle foto nelle quali potete farvi un' idea di questa escursione.
Adesso vi salutiamo e vi aspettano alla prossima "escursione...per caso".
Pasteo e Manu

domenica 6 luglio 2008

Refrontolo,Rolle un paradiso dietro l'angolo!


Partenza: S.Lucia di Piave (Tv)
Lunghezza: 45 km.
Tempo di percorrenza: 3:30/4 ore
Difficoltà: media-bassa

Escursione 6 luglio 2008

Oggi abbiamo deciso di fare un tour vicino a casa...un giro di 45 km circa che ci ha portati a passare i paesi di S.Pietro di Feletto,Refrontolo,Rolle,Arfanta,Corbanese,Conegliano per ritornare a Sarano da dove eravamo partiti. C'é poco da dire riguardo i posti splendidi che abbiamo visto l'unica cosa che può uscire spontanea é che spesso si pensa che i luoghi più belli siano chissà dove e alla fine non ci si accorge che li abbiamo dietro l'angolo di casa.Come al solito potete guardare le foto per poter apprezzare al meglio il tutto.
Pasteo & Manuela vi salutano e vi aspettano alla prossima escursione...per caso

Dal sito www.molinettodellacroda.it

La natura ha donato alla nostra provincia un angolo di paradiso e qui l’uomo ha creato un gioiello di architettura e ingegneria: è il Molinetto della Croda di Refrontolo, definito “una perla incastonata nella roccia”, celebrato da letterati e poeti famosi e dipinto da illustri artisti.
Il Molinetto, costruito nella prima metà del 1600, da alcuni anni è proprietà del Comune di Refrontolo e l’attività che vi si svolge è affidata all’Associazione Molinetto della Croda, costituita allo scopo in collaborazione con il Comune.
Le caratteristiche dell’edificio e la suggestività del luogo fanno del Molinetto una meta ideale per visite guidate di Scuole o di altri gruppi. In particolare in occasione di visite di visite delle Scuole viene messo in funzione il mulino, che continua a macinare la farina come ha fatto per secoli. E' quindi evidente l’importanza della visita per l’aspetto storico, didattico e culturale.
I visitatori hanno la possibilità di una passeggiata lungo il sentiero della cascata, o seguendo altri percorsi collinari circostanti, in un paesaggio ancora incontaminato.

Dal Sito www.andreetta.it

Rolle è una piccola frazione collinare di Cison di Valmarino, nell'Alta Marca Trevigiana, a pochi chilometri da Vittorio Veneto, Conegliano, Follina, Valdobbiadene, Treviso.

Circondata da verdi colline, si affaccia su una valle di vigneti e prati.
Qui, non si passa "per caso", bisogna arrivarci (in auto, in moto, in bicicletta) superando brevi pendii e dolci discese, scoprendo, dietro ad ogni curva, un paesaggio diverso, baciato dal sole da mattina a sera... fino a giungere nel piccolo borgo e godere dell'incantevole panorama e della quiete che regna.

Rolle... "una cartolina mandata dagli déi", come la descrive il noto poeta Andrea Zanzotto, dal 2004 è anche un Punto FAI sotto la tutela del Fondo per l'Ambiente Italiano.

lunedì 30 giugno 2008

Cortina Dobbiaco andata e ritorno




Partenza: Cortina d'Ampezzo (Bl)
Lunghezza: 70 km.
Tempo di percorrenza: 4/4:30 ore
Difficoltà: media

Escursione 29 giugno 2008

La Cortina Dobbiaco é per un' amante della mountainbike un percorso molto interessante. Si possono infatti ammirare paesaggi veramente unici e respirare un' atmosfera di sport davvero "pulito". Noi l' abbiamo percorsa ieri facendo andata e ritorno arrivando fino nel centro di Dobiacco che in tutto sono circa 70 km...faticosi ma splendidi! Ci ha ricordato molto le vacanze di natale 2007 dato che le abbiamo trascorse proprio a Dobbiaco. Durante il tragitto abbiamo scattato delle foto così da immortalare i momenti più belli di questa bellissima giornata e vi consigliamo di gustarvele tutte (sono circa 100). Pasteo & Manuela vi salutano e vi aspettano alla prossima escursione...per caso.

Dal sito www.bicicletta.bonavoglia.eu

Luogo di partenza la stazione degli autobus (ex-ferroviaria) di Cortina d'Ampezzo che si può raggiungere da Calalzo per pista ciclabile.Si segue la ciclabile dal parcheggio a nord della stazione; per alcuni km la strada è ancora asfaltata fino all'ingresso dell'ospedale di Cortina. Poco dopo la strada diventa sterrata. Il fondo è in condizioni discrete ma non ideali. Ghiaia e sassi creano qualche difficoltà soprattutto nei tratti in discesa. La strada sale con pendenza molto dolce, attraversando una zona pressoché disabitata, unici punti di riferimento le vecchie stazioni di Fiannes e Ospitale; alla fine si arriva al passo Cimabanche (1530 m s.l.m.) dove la ciclabile confluisce sulla statale. Qui è anche il confine tra la provincia di Belluno e quella di Bolzano, tra Veneto a Alto Adige.Dopo il passo inizia la discesa su Dobbiaco; chi non gradisce la discesa su fondo ghiaioso può restare sulla statale sfidando il traffico non molto intenso in questo tratto. Altrimenti si prende di nuovo la pista sterrata, calcolando un tempo di percorrenza nettamente superiore; infatti non mancano i bruschi saliscendi e i tratti in cattivo stato. Insomma è raccomandata una mountain-bike con ruote "grasse".Si arriva a fiancheggiare il lago di Dobbiaco e di qui l'ultima discesa porta al paese di Toblach/Dobbiaco, località turistica della val Pusteria (Pustertal). Subito prima del passaggio a livello sulla linea ferroviaria Fortezza-Lienz, sulla destra ha inizio la pista ciclabile della Drava il primo tratto, molto facile per essere tutto asfaltato e in lieve ma costante discesa porta a Lienz, capoluogo del Tirolo orientale.


sabato 14 giugno 2008

L' estate che non c'é!

Allarme siccità!!!Queste erano le previsioni dei più autorevoli esperti di meteo...Siccità e caldo torrido!Effetto serra da urlo talmente da urlo che noi abbiamo la mountainbike affetta da ragnatele,polvere e noia.Non se ne può davvero più e sembra che queste condizioni non siano di breve durata, anzi si sente dire in TV che ci sarà caldo solo ad agosto...ma adesso ci dobbiamo credere ancora?!?Gli esperti non si capiscono più e anche quando ci danno le previsioni sono di un vago, ma talmente vago che così chiunque può fare il metereologo:sereno variabile!!!Non vi é mai capitato di vedere in TV come previsione una nuvola,sole e pioggia sulla stessa zona?Come dire:potrà piovere...oppure ci può essere il sole...o ancora sarà nuvoloso?!
Sta di fatto che l' estate sembra più lontana che a marzo e chi come noi ama lo sport e la natura non può che essere arrabbiato. Speriamo bene.

lunedì 2 giugno 2008

Il Cansiglio... te lo consiglio!


Partenza: Pian Cansiglio
Lunghezza: 50 km.
Tempo di percorrenza: 3/3:30 ore
Difficoltà: media

Dal sito www.cansiglio.it

Caratteristiche Generali

Il massiccio del Cansiglio, dall'altitudine media di 1000 metri ( con il Monte Croseraz che tocca i 1694 metri), è costituito da rocce sedimentarie di origine marina ed è tutto modellato dal carsismo. La sua parte centrale è costituita da un ampio bacino in cui convergono tre depressioni più piccole: il Pian Cansiglio, Cornesega e Valmenera. Poi è un susseguirsi di doline, inghiottitoi e grotte una della quali , il Bus della Genziana è stato dichiarato Riserva speleologica. Talvolta nella doline si formano dei ristagni d'acqua, le "lame". Ma non ci sono fiumi o laghi in questo altopiano carsico e permeabile.
La morfologia del Cansiglio è all'origine di un altro fenomeno particolare, quello dell'inversione termica, per cui la temperatura aumenta con l'aumentare della quota. E così accade che nel fondo del gande catino abbiamo i pascoli, più in alto i boschi di conifere e sopra le latifoglie. Tutte le radure presentano questa conformazione.Sono certamente i boschi l'attrattiva principale dell'altipiano. La grande foresta è costituita sopratutto da faggete pure, o miste ad abeti bianchi, più sporadici gli abeti rossi, i larici, le betulle. Rododendri, mirtilli, caprifogli, sorbi, sambuchi sono alcune tra le specie che costituiscono il sottobosco. Particolare è la vegetazione presente intorno alle "lame": erifori, sfagni, viole palustri, la carnivora Drosera rotundifolia. E poi nei prati, un campionario di flora alpina: genziane, soldanelle, primule, campanule, stelle alpine.E non mancano nemmeno le rarità: crescono qui specie diffuse principalmente nell'Europa orientale come Cardamine trifoglia e Doronicum orientale. Notevole anche la fauna. L'isolamento del Cansiglio, un tipico "massiccio di rifugio" per le specie durante le glaciazioni, ha dato luogo a parecchi adattamenti evolutivi, sopratutto nella fauna ipogea: sono quattordici le specie e sottospecie endemiche (cioè eslcusive) dell'altopiano. Tra i mammiferi il più numeroso è il capriolo, meno diffuso il cervo. Sono presenti anche volpi, puzzole, faine, donnole e tassi, scoiattoli, moscardini, lepri alpine e comuni, mentre sembra certa la ricomparsa della lince. Ma l'animale più appariscente del Cansiglio è lo splendido gallo cedrone, (che è rappresentato nel logo di cansiglio.it) che si trova qui insieme ad altri tetraonidi. Tra gli alberi secolari del "gran bosco" vivono uccelli rari come il picchio verde e nero e le civette nane e nidificano vari rapaci tra cui nibbi bruni, astori, gufi reali. In tutto l'avifauna conta non meno di 150 specie.

Escursione giugno 2008

Il Cansiglio é un luogo davvero meraviglioso dove uomo e natura possono fondersi e convivere. Chiunque ami la natura non può che rimanere estasiato nell' ammirare le opportunità che questo luogo può offrire. Qui c'è spazio per chi pratica il trekking oppure per gli amanti della mountainbike,le escursioni a cavallo o più semplicemente chi vuol fare una passeggiata in mezzo al bosco tra canti di uccelli e profumo di natura. Le possibilità sono tantissime anche per il numero di percorsi e sentieri ma per chi non é del posto vi consiglio di informarvi in internet(www.cansiglio.it oppure www.solobike.it o cercate su google).Alla fine una giornata passata in mezzo alla natura,specie facendo sport,lascia anche una fame da panico...fame che può essere
soddisfatta nei vari rifugi e malghe che si trovano nella zona della piana dove si possono assaggiare specialità locali che rispecchiano la genuinità di questi luoghi.
Per ultimo vi segnalo le foto che abbiamo scattato durante la giornata di oggi,foto che potrete visualizzare meglio cliccando sopra ad una foto e poter così vedere uno slideshow più nitido.
Pasteo & Manuela vi salutano con una domanda:Cosa ve ne pare del Cansiglio?