Partenza: Barbisano (Tv)
Lunghezza: 116 km.
Tempo di percorrenza: 8:24:05
Difficoltà: altissima
Altimetria del giro: Pian de le femene, Nevegal e Col Visentin
Aumento di quota: | 2,903 m |
Perdita di quota: | 2,703 m |
Quota min: | 128 m |
Quota max: | 1,738 m |
Prima giornata di ferie e nuova escursione da brividi con un finale davvero pesante complice soprattutto il mal tempo che ha davvero reso gli ultimi 40 km più impegnativi del previsto! Ma partiamo con calma in questa descrizione che, sono certo, vi coinvolgerà moltissimo fino a farvi sentire le sensazioni di fatica che io ho provato oggi e che continuo a sentire anche se sono seduto davanti al pc. Partenza alle ore 8 in punto da quel di Barbisano (127 m.s.l.m.) con i soliti passaggi nei paesi di Refrontolo (216 m.s.l.m.), Rolle (269 m.s.l.m.) e Zuel di Qua (334 m.s.l.m.) con classica discesa verso Cison di Valmarino (261 m.s.l.m). Da qui, a differenza della scorsa settimana, il mio itinerario ha preso la direzione verso Revine Lago (Tv) (225 m.s.l.m.) che grazie alla Ciclabile delle Prealpi ho potuto raggiungere senza imbattermi nel caotico traffico della provinciale. Arrivato a Revine ho subito capito che la giornata sarebbe stata più impegnativa di quanto credessi e dopo una salita "feroce" di 8 km sudando l' ira di Dio sono finalmente arrivato al Pian De le femene (1163 m.s.l.m).Dopo essermi concesso un break con un bel caffè nero bollente ho intrapreso il sentiero che porta al Col Visentin ma ahimè ad un certo punto mi sono trovato davanti a due frecce! Nella prima c' era scritto 1033 (mi sembra) ed era color bianco/rosso mentre la seconda era tinta legno con su scritto MTB 9. Ovviamente la cosa mi ha fuorviato e nel dubbio ho scelto l' indicazione MTB 9 che si é ovviamente rivelata sbagliata! Così dopo 5/6 km di discesa avevo già capito l' errore ma ormai che c'ero ho deciso di arrivare fin infondo e vedere se trovavo una malga o qualche persona che faceva delle escursioni. Infatti poco dopo ho trovato una bella malga con un vecchietto "avvinazzato" che sapeva tutto della zona! Era alticcio e mal fermo sulle gambe ma "Cristo Santo" se ne sapeva di montagna!!! In dialetto spaccato, alla mia domanda:"Ho sbagliato é per il Col Visentin..." lui mi riponde:" Ohhhhhhhh ma de tant anca!!!"...e così mi sono fermato con lui per farmi spiegare come potessi risolvere l' arcano e credetemi, anche se gli sono serviti 2 bicchieri di rosso, mi ha dato delle coordinate da paura! Infatti dopo circa un' ora, come mi era stato detto dal personaggio della malga, sono finalmente arrivato a Nevegal (BL) (1000 m.s.l.m) e così dopo più di 4 ore e mezza di MTB mi sono potuto fermare per concedermi 2 panini col salame riuscendo a rilassarmi mezz' oretta cercando di mettere in ordine le idee per il ritorno...ma dietro l' angolo era in arrivo qualcosa di imprevisto! Con grande gentilezza la titolare del bivacco dove mi sono fermato mi ha procurato delle cartine e dopo 2/3 telefonate ad amici mi ha consigliato la strada giusta per raggiungere il Col Visentin e così, pieno di sicurezza, ho raggiunto il piazzale di Nevegal da dove partiva la salita per il punto più alto dell' intera giornata il rifugio Col Visentin (1763 m.s.l.m). La salita si é dimostrata "quasi impossibile" già dopo poche centinaia di metri ma in qualche modo sono riuscito a raggiungere malga La grave dove però ho commesso un errore di superficialità e mi sono trovato sopra il Col Canil (1201 m.s.l.m) e così 30 minuti di fatica enorme sono stati sprecati per non aver guardato bene la mappa!!! Bel pirla éH!!! Anche perché da qui in poi non c' é più da scherzare...non c'é più niente da ridere!!! Una volta capito lo sbaglio e ritrovato il bivio giusto la salita si é fatta prima dura e pochi, ma pochissimi metri dopo...impossibile! Infatti per raggiungere malga Col Toront (1399 m.s.l.m) mi ci é voluta una vita. Arrivato in malga ho subito cercato la via per il rifugio Col Visentin e poco dopo averla imboccata...tuoni e fulmini annunciavano il mio arrivo sulla vetta della montagna!!! Neanche faccio in tempo a "smadonnare" che iniziano a cadere gocce grosse come susine e allora, senza demordere, mi infilo il k-way e inizio a salire. Continuo per almeno mezz' ora mentre la pioggia sembrava avermi risparmiato. Salire salire sempre salire finché non vedo alla mia sinistra rifugio Bristot (1616 m.s.l.m) mentre più avanti sulla destra vedo finalmente il mio punto di arrivo!!! La pioggia ricomincia a cadere ma io vedo solo il rifugio Col Visentin (1763 m.s.l.m) e spingo, spingo, spingo finché finalmente non arrivo a destinazione! Il panorama visto da quassù può solo essere immaginato! Ora viste le condizioni meteo non mi restava che continuare il mio "viaggio di ritorno" verso Barbisano in quanto, purtroppo, non c'era tempo da perdere!!!. Anche se da qui si può solo scendere lungo la strada che porta tra Vittorio Veneto (Tv) e Revine lago non mi sono fatto prendere dall' entusiasmo in quanto la discesa é lunga circa 18 km, i primi 5 km sono su pietraia e il temporale stava iniziando ad intensificarsi a tal punto che sinceramente io mi stavo preoccupando non poco! Lungo la pietraia la mia MTB sembrava innervosirsi man mano che si scendeva rendendo ogni staccata sempre più difficile. Dopo 5/6 tornanti più che un velocipede sembrava un cavallo imbizzarrito che non voleva sapere di farsi domare e al contrario faceva di tutto per farmi sbalzare dal sellino! La pioggia era sempre più forte e ormai iniziavo ad avere le mani rosso fuoco segno che la temperatura era crollata! Per fortuna ad un certo punto la pietraia é finita lasciando posto ad un manto di asfalto appena steso! Certo il freddo era davvero pungente e la discesa continuava ad essere impegnativa ma almeno la pietraia non c'era più ed io aggiungerei un bel "meno male" in quanto iniziavo a non sentire più mani e braccia! Così tra un tornante e l' altro sono finalmente arrivato a Vittorio Veneto (Tv) (138 m.s.l.m) dove mi stavano comunque per attendere altri 20 km da pedalare ma ero tranquillo che la parte più dura era sicuramente alle spalle. Anche se continuava a piovere ormai non ci facevo neanche più caso; avevo troppa voglia di arrivare a casa e così dopo quasi 8 ore e mezza di escursione sono finalmente tornato a Barbisano con la Manuela che nel frattempo mi aveva inviato dei messaggi sul cellulare perché le condizioni meteo stavano preoccupando anche lei. Alla fine sono riuscito anche stavolta a completare quest' altra mia "piccola impresa" ma forse la prossima volta dovrà essere il buon senso ad avere il sopravvento!
Veduta dal Col Visentin verso la valle trevigiana